La devastante guerra in Yemen

Sessantasei siti distrutti dagli estremisti islamici. La situazione è priva di qualsiasi controllo, racconta l'archeologa Sabina Antonini

Le devastazioni compiute ai danni del patrimonio yemenita Il tempio di Baraqlsh
Edek Osser |  | Sana'a

Quella dello Yemen è una guerra silenziosa, ignorata dai media. Non ci sono giornalisti sul posto, impossibile avere notizie recenti. Le poche immagini arrivano dai satelliti dell’Onu, Undp e Unosat che mostrano dall’alto vaste distruzioni. Le fonti internazionali confermano una crisi umanitaria devastante: fame, sete, epidemie micidiali, morti a migliaia, distruzioni gravissime del patrimonio culturale. La situazione è confusa. Dal 26 marzo del 2015 è in corso un’operazione militare internazionale chiamata «tempesta decisiva», condotta da una coalizione guidata dall’Arabia Saudita. L’attacco intendeva stroncare il potere degli houthi, i «partigiani di Dio», devoti dello zaidismo (variante del credo religioso sciita), che avevano conquistato un ampio territorio nel nord del Paese.

Si erano ribellati al Governo di Ali Abdullah Saleh, al potere dal 1978, e stavano lottando anche contro diverse
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