Architettura & paesaggio, la nostra cifra epocale

Nella Triennale di Milano Luigi Ghirri e i giovani del Progetto Abitare

 Luigi Ghirri, Roma, Pantheon, 1982 © Eredi di Luigi Ghirri / Courtesy Editoriale Lotus
Ada Masoero |  | Milano

Un maestro della fotografia, Luigi Ghirri (1943-92), nella vasta monografica «Il paesaggio dell’architettura», e sette fotografi under 35 riuniti nella collettiva «Abitanti. Sette sguardi sull’Italia di oggi» (fino al 9 settembre), sono i protagonisti delle due mostre, affini per temi e contenuti, presentate entrambe nella Triennale da MuFoCo-Museo di Fotografia Contemporanea e da Triennale stessa.

La prima (fino al 26 agosto; catalogo Electa), curata da Michele Nastasi e allestita da Calzoni Architetti-Sonia Calzoni, con grafica di Pierluigi Cerri, punta sul peso assunto dall’architettura nell’opera matura di Ghirri ed evidenzia lo sguardo innovativo dell’artista sul tema dell’intreccio tra architettura e paesaggio, «la nostra cifra epocale», come la definiva lui.

Fu nel 1983 che, collaborando con la rivista «Lotus International», Ghirri affrontò gli aspetti (e gli effetti)
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