Manifesta 12 a Palermo: quattro curatori in una città «tossica» e barocca

I percorsi ideati dai «creative mediator», tra palazzi aristocratici e zone in attesa di riscatto

I quattro «creative mediator» di Manifesta 12: Andrés Jaque, Ippolito Pestellini Laparelli, Bregtje van der Haak e Mirjam Varadinis. Foto by CAVE Studio
Giusi Diana |  | Palermo

A caratterizzare Manifesta 12 è l’approccio interdisciplinare, a partire da «Palermo Atlas», la ricerca urbanistica sviluppata dallo Studio Oma (Office for Metropolitan Architecture) come premessa al lavoro del gruppo curatoriale.

Specialisti di diverse discipline, i «creative mediator» sono la giornalista e regista olandese Bregtje van der Haak, l’architetto spagnolo Andrés Jaque, l’architetto italiano e partner di Oma Ippolito Pestellini Laparelli e la curatrice d’arte contemporanea della Kunsthaus di Zurigo Mirjam Varadinis.

Così i quattro curatori descrivono i «Parcours», itinerari che toccano i punti cardine di una geografia urbana fatta di splendidi palazzi aristocratici e periferie in attesa di riscatto, con alcune ferite dolorose, come lo sfregio di Pizzo Sella che l’arte prova a lenire: «L’organizzazione tematica e geografica di Manifesta 12, spiegano, si intreccia, generando un
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