Lai e telai

L’artista-Penelope agli Uffizi

Maria Lai, «Curiosape», 2005, collage di stoffe e filo su tela di jeans, Ulassai (Nuoro), Stazione dell’Arte
Laura Lombardi |  | Firenze

Maria Lai (1919-2013) è stata una delle artiste più celebrate nel 2017, sia alla Corderie dell’Arsenale alla Biennale di Venezia, sia alla Neue Galerie di Kassel per «Documenta». Anche Firenze e le Gallerie degli Uffizi le rendono omaggio confermando l’intento di Eike Schmidt, direttore del museo, di dedicare ogni anno una mostra a due artiste, una del passato e una contemporanea.

Firenze è d’altronde città ben presente nell’opera della Lai, dalle sue mappe immaginarie di Leonardo da Vinci, all’opera «Il mare ha bisogno di fichi» del 1986 realizzata per il ventennale dell’alluvione, senza dimenticare l’«Invito a tavola», un grande desco apparecchiato con pane e libri (esposto sino allo scorso aprile dalla galleria Marianne Boesky a New York), allestito nel Giardino di Boboli nel 2004.

Curata da Elena Pontiggia, «Il filo e l’infinito» (in corso sino al 3 giugno nell'Andito degli
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