Beato nel Ceppo

Il Cristo di Beato Angelico della Compagnia del Ceppo restaurato dall'Opificio delle Pietre Dure

Particolare del volto del Cristo crocifisso di Beato Angelico
Laura Lombardi |  | Firenze

La tavola sagomata di Beato Angelico, «Cristo crocifisso tra i santi Niccolò e Francesco» (nella foto un particolare), conservata nell’Oratorio della Compagnia di San Nicola di Bari detta «del Ceppo» è esposta fino al 24 giugno nella sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze nell’ambito della mostra a cura di Ludovica Sebregondi «Il Crocifisso restaurato di Beato Angelico» (allestimento di Antonio Fara).

Della tavola si ha notizia solo dal 23 ottobre 1564, e bisogna attendere il 1909 per l’attribuzione all’Angelico. Datata intorno al 1430 per l’influsso masaccesco e le affinità con l’«Incoronazione della Vergine» del Louvre, nel 1611 l’opera fu ridotta nelle dimensioni e all’inizio del Novecento il san Francesco fu sostituito da una copia (l’originale è ora al Philadelphia Museum of Art).

Il restauro realizzato dall’Opificio delle Pietre Dure ha recuperato il rapporto
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