I gioielli di Francesco Francia

Alla Pinacoteca Nazionale di Bologna la sua produzione orafa e pittorica

Francesco Francia, Pace, La crocifissione, argento, bronzo dorato, smalti e niello, Bologna, Pinacoteca Nazionale (Polo Museale ER, archivio fotografico, foto Marco Baldassari)
Elena Franzoia |  | Bologna

Non sappiamo se l’aneddoto riportato da Vasari, che lo narra morire di dolore di fronte alla superiorità di Raffaello, sia vero. Certo è che Francesco Raibolini detto il Francia (Zola Predosa (?) 1447 ca - Bologna 1517) rappresenta una delle più complesse personalità del Rinascimento bolognese, capace con la sua bottega non solo di spaziare dall’oreficeria (paci, bottoni da piviale, monete, medaglie, placchette) alla pittura, dalla lavorazione dei metalli alla grafica, ma anche di mantenere intatti autorità e prestigio nonostante i difficili frangenti che nel 1506 portarono Bologna dalla Signoria dei Bentivoglio allo Stato Pontificio.

Fino al 24 giugno la Pinacoteca Nazionale gli dedica la mostra «Il genio di Francesco Francia. Un orafo pittore nella Bologna del Rinascimento» (catalogo Marsilio), prodotta dal Polo Museale Emilia Romagna-Pinacoteca Nazionale di Bologna, in collaborazione con il
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