Van Gogh è un monaco buddhista

Una mostra sulla passione del pittore olandese per il Giappone

Vincent van Gogh, «Sottobosco con due figure», 1890, Cincinnati Art Museum, lascito di Mary E. Johnston, 1967.
Luana De Micco |  | Amsterdam

Dal 23 marzo al 24 giugno il Van Gogh Museum si sofferma sulla passione che il pittore olandese ebbe per il Giappone nella mostra «Van Gogh & Japan», realizzata in collaborazione con i musei giapponesi Hokkaido Museum of Modern Art di Sapporo, Tokyo Metropolitan Art Museum e National Museum of Modern Art di Kyoto, e già allestita in Giappone.

Vincent van Gogh (1853-90) si innamorò delle stampe giapponesi del XIX secolo durante il suo soggiorno parigino, tra il 1886 e il 1888. In quegli anni, con l’apertura dei porti giapponesi al commercio con l’Europa, la moda del «giapponismo» aveva infatti conquistato la Francia e a Parigi Van Gogh acquistò le prime stampe, fino a raccoglierne più di 400, molte delle quali sono conservate al museo di Amsterdam. Di quei lavori ammirava i colori vivaci, le composizioni originali e l’interesse per la natura, rappresentata nel suo più piccolo dettaglio. Van
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