I 23 italiani al Tefaf

Le loro proposte alla fiera di Maastricht

Il vetting a Maastricht è molto rigoroso
Vittorio Bertello |  | Maastricht

Agli espositori italiani di Tefaf abbiamo rivolto quest’anno due domande (le n. 4 e 5). Ne abbiamo rivolte quattro ai galleristi che vi partecipano per la prima volta (le n. 1, 2, 3, 5 a Cortesi Gallery, Massimo De Carlo, M&L Fine Art, Mazzoleni e Padovani).

1. Quando è nata la vostra galleria?
2. Avete incontrato difficoltà da parte del comitato selezionatore?
3. Qual è la ragione principale per cui avete deciso di partecipare a Tefaf?
Quali sono secondo voi i suoi principali punti di forza?
4. Qual è stata l’esperienza più interessante delle vostre precedenti partecipazioni?
5. Qual è il pezzo più importante che portate quest’anno?

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«Al Metropolitan abbiamo venduto un ritratto del duca di Urbino»
Andrea Ciaroni (Altomani)
4. Una trattativa che ricordiamo con particolare piacere è quella portata a termine l’anno scorso con il Metropolitan
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(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

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