Frank Horvat, com'è cambiato il mondo

Una retrospettiva, curata dallo stesso fotografo, con oltre 200 scatti nelle Sale Chiablese a Torino

Frank Horvat, «Londra. Autoritratto al Brick Lane Market», 1955
Ilaria Speri |

Torino. Fino al 20 maggio è aperta al pubblico «Frank Horvat. Storia di un fotografo», una mostra retrospettiva e autobiografica che l’autore stesso (nato nel 1928 nella città, allora italiana oggi croata, di Opatjia) ha curato per le Sale Chiablese dei Musei Reali di Torino.

Voltando lo sguardo alla propria carriera, il fotografo racconta quasi settant’anni di lavoro attraverso un percorso di 210 scatti da lui realizzati «in un periodo in cui il mondo è cambiato più che in qualsiasi altra epoca». A rappresentare la grande varietà della produzione di Horvat, noto specialmente come fotografo di moda e reportage, sono le quindici sezioni su cui si sviluppa il percorso espositivo: chiavi di lettura individuate come fili conduttori di una produzione personale e variegata – e per questo, a volte, accusata di scarsa riconoscibilità.

Luce, Condizione umana, Metafore, Fuori luogo, Autoritratti, Cose:
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