Il collezionista felice è cieco

La copertina del volume (particolare)
Luca Scarlini |

Stefan Zweig ebbe nella novella la sua forma di elezione, quella in cui seppe forse dare una misura perfetta della sua scrittura. Un ottimo esempio del suo talento, è nel raro La collezione invisibile, ignoto in italiano e proposto dalla raffinata casa editrice ticinese Pagine d’Arte.

La collezione (per Goethe il più raro momento di felicità) viene narrata nella vicenda paradossale di un mercante, che nella Weimar dei nuovi ricchi, a caccia di stampe di Dürer da appendere in bagno e in sala da pranzo, non avendo più niente da vendere ripercorre il catalogo degli invii della galleria paterna. Trova, in provincia, un anonimo funzionario, che ha raccolto, negli anni, senza parere, un tesoro. Si reca in quel luogo, sospeso fuori dal tempo, ma allo stesso tempo segnato dalla miseria e dall’incertezza della crisi postbellica, per scoprire che al posto dei preziosi fogli ci sono pagine anonime, che la
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