Americani a Parigi

Al Centre Pompidou la donazione di Jim Dine e le sculture soft di Sheila Hicks

Jim Dine, «The Garden of Eden», 2003. © Adagp Paris 2017
Luana De Micco |  | Parigi

«Vorrei restituire alla Francia un debito culturale e personale»: così Jim Dine ha spiegato il suo recente dono al Musée National d’Art Moderne del Centre Pompidou: 28 opere, sculture e dipinti, realizzate tra il 1961 e il 2016. Lavori che ora sono esposti nella mostra «Paris Reconnaissance», dal 14 febbraio al 23 aprile.

Nato a Cincinnati nel 1935, l’artista è stato un pioniere dell’happening, praticato sin dal 1958 a New York al fianco di Claes Oldenburg e di John Cage. Ha sempre rifiutato l’etichetta pop, rivendicando piuttosto l’eredità di Willem de Kooning e dell’Espressionismo astratto. Negli anni Settanta, quando si avvicina al disegno e all’incisione, rivela una straordinaria padronanza delle tecniche e un talento grafico che dà origine a una febbrile produzione. Dagli anni Ottanta si dedica alla scultura.

La donazione al museo parigino riassume tutto il percorso dell’artista.
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