Giappone, tagliare per far emergere il bello

La copertina del volume
Luca Scarlini |

Il Giappone per le sue specificità storiche e estetiche è un mondo a parte nella ricerca artistica, anche per la volontà, determinatissima, di difendere le forme tradizionali di espressione, e di fonderle, però, con i vertici della nuova tecnologia. Ryōsuke Ōhashi, diviso tra mondo nipponico e Germania, propone all’interno di una trattazione rigorosa, una linea che unisce questi aspetti, sotto un comune credo filosofico. La categoria estetica che egli propone è il kire, ossia l’azione del «tagliare via», «recidere» negli aspetti del reale, che in questa operazione vengono esaltati e rivelati nella loro essenza.

La riflessione filosofica parte dal teatro Nō, indagando quel concetto tanto basilare quanto misterioso nella sostanza, che è yūgen, ossia misteriosa profondità, qualità speciosa, difficilmente individuale, che si realizza quando l’esperienza estetica è compiuta.
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(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

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