Firmata e miracolosa

La «Madonna di san Luca» di Santa Maria del Popolo è di Filippo Rusuti, autore sottostimato

Particolare dela «Madonna di San Luca» di Santa Maria del Popolo dopo il restauro
Federico Castelli Gattinara |  | Roma

È una delle icone taumaturgiche più venerate a Roma, al punto che la sua fama si è diffusa per tutta Italia attraverso varie copie o repliche, come quella del Santuario della Consolata a Torino o quella commissionata a Melozzo da Forlì da Alessandro Sforza, signore di Pesaro, e persino all’estero.La «Madonna di san Luca» di Santa Maria del Popolo è in mostra fino al 18 novembre in Castel Sant’Angelo (catalogo Silvana Editoriale) grazie a una collaborazione tra Polo Museale del Lazio, Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno cui l’opera appartiene (sono 820 le chiese in Italia di sua proprietà) e Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti Paesaggio di Roma che ha curato il restauro cui è stata appena sottoposta.

Santa Maria del Popolo venne fondata nel 1099 da papa Pasquale II, lo stesso anno della conquista del Santo Sepolcro, con lo scopo di schiacciare le forze del male
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