Paris Photo all’insegna dell’erotismo

167 galleristi prediligono duo e solo show. Tra le star, Gagosian, Lelong, Lia Rumma e Templon. E poi 31 editori e la nuova sezione «Curiosa»

James Nachtwey, «Soweto South Africa», 1992. © James Nachtwey Archive, Hood Museum of Art, Dartmouth
Luana De Micco |  | Parigi

Sono 198 gli espositori internazionali (con 30 Paesi rappresentati), di cui 167 gallerie e 31 editori, a partecipare dall’8 all’11 novembre, alla 22ma edizione di Paris Photo, la Fiera internazionale della fotografia d’arte, al Grand Palais (prima di trasferirsi sugli Champs de Mars nel 2020, quando il Grand Palais chiuderà per restauri almeno fino al 2023). È nata una nuova sezione, «Curiosa», che sarà dedicata ogni anno a un tema specifico.

Per questa prima edizione, curata da Martha Kirszenbaum, il tema scelto è l’erotismo: dai lavori «storici» di Robert Mapplethorpe, Nobuyoshi Araki o Charles Hovland, dove domina la dimensione sessuale maschile, alle foto dell’avanguardia femminista di Natalia LL e Renate Bertlmann, fino agli scatti di Antoine d’Agata o Károly Halász, che mostrano la nuova fragilità del corpo maschile.

Insieme ai mercanti specializzati in fotografia anche gallerie
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