Inutili le 127 proposte del Giornale dell'Arte: la mentalità non cambia

Daniele Manacorda: «Molte questioni aperte possono essere risolte solo se non si eludono i problemi strutturali di fondo e le visioni culturali che li hanno generati»

Daniele Manacorda
Daniele Manacorda |

Quando avevo poco più di vent’anni e il Ministero dei Beni culturali era appena nato, mi trovai catapultato in un «Comitato paritetico Stato-Regione per il patrimonio culturale» e lì appresi dalla voce del direttore della Biblioteca Nazionale di Roma che c’era poco da discutere sugli orari di apertura, perché il suo compito istituzionale era quello di conservare i libri, non di farli leggere! Formalmente, forse, aveva pure ragione lui; ma col senno di poi misuriamo ogni giorno quanto quella mentalità sia dura a morire e si sia riprodotta «per li rami» incurante del fatto che il mondo in cui viviamo conserva ben poco di quello nel quale fummo istruiti.

Questo piccolo ricordo biografico penso che metta a nudo uno dei gap principali del rapporto tra Pubblica amministrazione e cittadini, che riguarda la mentalità ancora troppo diffusa ai diversi livelli dirigenziali della struttura. Una questione di
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