L'incerto destino dei nuovi 127 funzionari degli Archivi di Stato

Hanno vinto il Concorso 500, ma da luglio attendono di entrare in servizio. Dal Mibact silenzio

Archivio di Stato di Napoli, Sala del Capitolo del Monastero benedettino dei Santi Severino e Sossio, ora Sala del Catasto onciario. Foto Mibact
Mirco Modolo, altre 105 firme |

In questi ultimi mesi una vicenda dai contorni davvero paradossali interessa l’amministrazione archivistica dello Stato, nell’incomprensibile silenzio del Mibact. Com'è sin troppo noto, Archivi di Stato e Soprintendenze archivistiche sono ormai prossimi al collasso per la carenza di personale, situazione destinata ad aggravarsi ulteriormente a seguito dell’imminente ondata di pensionamenti. Ciononostante, i vincitori e gli idonei del famoso concorso «500 Mibact» per il profilo di «funzionario archivista», pronti a dare finalmente nuove energie all'amministrazione archivistica, dal mese di luglio dello scorso anno sono ancora in attesa di entrare in servizio.

Neppure è stato comunicato loro alcunché di certo e ufficiale circa i motivi di questo grave ritardo, mentre nel caso degli altri profili (bibliotecari, demoetnoantropologi, antropologi, archeologi, storici dell’arte, comunicatori)
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