Lamezia Terme, il Parco Archeologico di Terina chiuso e in degrado a un anno dal restauro costato 1 milione di euro
Stessa sorte per molti siti archeologici della Calabria come il santuario di Apollo Alaios a Cirò Marina
Lamezia Terme (Cz). Esposto del Codacons alla Corte dei Conti per verificare le responsabilità dello stato di abbandono e chiusura al pubblico del Parco Archeologico dell’antica Terina, a Lamezia Terme, vicino a Catanzaro, inaugurato lo scorso novembre dopo dieci mesi di lavori costati 1 milione di euro.
È l’ultimo atto del degrado di una eccellenza culturale della Calabria.
Il cancello del grande Parco Archeologico, che si estende su 3.500 mq, è oggi sbarrato, ricoperto di erbacce e sterpaglia, senza nessuna possibilità di effettuare quelle visite guidate agli scavi dell’antica città di Terina (promesse a marzo 2016 all’annuncio dell’apertura del Parco e delle indagini archeologiche) «che impegneranno gli archeologi e i tecnici all’interno del Parco aperto al pubblico». Si tratta di uno degli interventi del Programma Operativo Regione Calabria Fesr 2007/2013 finanziato con 1 milione di
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