Le pietre della cinta muraria di Paestum in adozione: i primi «genitori» sono due tedeschi

Gabriel Zuchtriegel con i genitori adottivi delle mura pestane
Carlo Avvisati |

Paestum (Sa). Otto blocchi delle cinta muraria di Paestum sono i primi pezzi «adottati» del progetto che prevede il sostegno delle comunità internazionale per la salvaguardia di una delle opere di difesa cittadina  più belle e grandiose dell'antichità. I «genitori» sono due tedeschi di Amburgo, Regine Schach von Wittenau e Uwe Schultze.

Il progetto, messo in campo da Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco archeologico di Paestum, prevede il versamento di una quota annuale di 50 euro per diventare «cittadino di Paestum» e contribuire alla protezione del suo patrimonio storico archeologico. La somma, che permette di ottenere a chi versa anche sgravi fiscali fino al 65% come previsto dalla legge sull'ArtBonus del Mibact, consente anche l'ingresso libero agli scavi e al museo per l'intero anno. «Il nostro obiettivo, sottolinea Zuchtriegel, è quello di creare una comunità internazionale che ci affianca nel nostro lavoro quotidiano per proteggere il sito, in senso metaforico, ma anche concretamente».

© Riproduzione riservata Mura e torre di Paestum
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