Roma, che cosa pensano i cittadini europei dell'archeologia

Testa del Sole, Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo Roma, Aventino, Mitreo di Santa Prisca
Federico Castelli Gattinara |

Roma. Che cos’è l’archeologia? Come viene percepita dai cittadini europei? Quale ruolo ha nella società di oggi? Da questi elementari ma capitali quesiti è partita la mostra «Archaeology & me», a Palazzo Massimo fino al 23 aprile, a cura di Maria Pia Guermandi e Rita Paris. Un esperimento di successo rivolto ai cittadini europei per conoscere la loro idea sull’archeologia, nato da un concorso inserito nel Progetto Nearch e finanziato dalla Commissione Europea. La mostra, costellata in questi mesi di appuntamenti e incontri, espone una scelta tra le centinaia di opere arrivate, divise in dodici sezioni, di cui le ultime quattro con pezzi archeologici in gran parte dello stesso Palazzo Massimo, oltre a offrire un itinerario «dedicato» tra le magnifiche collezioni del museo. Con sorpresa si scopre che l’archeologia è guardata con vivacità, un ponte tra passato e presente, un richiamo a memorie
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