Fazzini e la scultura dell’amico fucilato

Il bronzo di Pericle Fazzini «Il fucilato», 1945-46. Foto di M. Napoli
Guglielmo Gigliotti |

Roma. Giovedì 20 aprile alla Galleria Russo (in via Alibert 20, alle 19) sarà presentato il bronzo «Il Fucilato» di Pericle Fazzini, con un intervento dell’on. Luciano Violante. È un’anticipazione delle celebrazioni per la Festa della Liberazione del 25 aprile e ad aprirla è non a caso un omaggio toccante a quello che è stato uno dei più grandi drammi del XX secolo: la gioventù schiacciata dall’orrore nazifascista.

Fazzini, nel suo capolavoro in bronzo alto un metro e mezzo, raffigurò, nel 1945-46, l’ultimo istante di vita del partigiano Giuseppe Gozzer, fucilato pochi mesi prima dai nazifascisti, da cui venne imprigionato e torturato. Fazzini non partecipò direttamente alla Resistenza, ma nei mesi terribili dell’occupazione nazista di Roma, tra il 9 settembre 1943 e il 6 giugno ’44, nascose molti partigiani nella sua casa di via Crispi, nei pressi della Scalinata di Trinità dei
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