La scultura di Boccioni non si è «deprezzata» con la caduta: il Tribunale respinge la richiesta di risarcimento del Comune

Giuseppe Calabi |

Nell’ambito della mostra «Futurismo 1909-1926. La bellezza della velocità», tenutasi presso il Musée d’Ixelles, in Belgio, in occasione di Europalia 2003 (festival artistico organizzato ogni due anni da Europalia International) il Comune di Milano ha concesso in prestito cinque opere di Umberto Boccioni tra cui la nota fusione in bronzo dell’opera «Forme uniche della continuità nello spazio», 1913. Purtroppo, in data 3 novembre 2003, un dipendente del Musée d’Ixelles ha urtato accidentalmente il piedestallo su cui era installata la scultura, provocandone la caduta. Il Comune di Milano ha quindi citato davanti il Tribunale di Milano il Musée d’Ixelles, la Commune d’Ixelles (proprietaria del Musée), nonché il Ministero degli Affari Esteri, chiedendo il risarcimento del danno per l’asserito «deprezzamento» che avrebbe subito la scultura a causa della caduta, liquidato in euro
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