Spagna, la polizia nel Museo di Lérida per trasferire le 44 opere della discordia

I sarcofagi, le pitture e gli altorilievi, venduti dalle suore a partire dalla fine dell’800, sono tornati al monastero di Sijena

Una delle casse sepolcrali in legno policromo del monastero di Sijena
Roberta Bosco |

Lérida e Sijena (Spagna).  «La vendetta dello Stato spagnolo non conosce limiti»: ad affermarlo, con le lacrime agli occhi, è un conservatore del Museu de Lleida (Lérida), che preferisce mantenere l’anonimato (una scelta che non stupisce data la situazione), mentre guarda partire i camion che riporteranno al Monastero di Sijena, in Aragona, le 44 opere, oggetto di una disputa politica e legale che secondo i giuristi costituirà un grave precedente.

Per evitare le proteste dei cittadini, lunedì 11 dicembre la polizia (sia la «guardia civil»  sia i «Mossos d’Esquadra») ha circondato il museo della città catalana fin dalle 3 di notte, in attesa di accompagnare alle 7 in punto i tecnici della Comunità di Aragona incaricati del trasferimento, che i catalani considerano una vera e propria spoliazione. Lo affermano tutti i direttori dei musei della Catalogna in un comunicato in cui denunciano il
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