L’imprevedibile cammino delle immagini

Mino Gabriele ci guida attraverso trasformazioni, contaminazione e migrazione di iconologie e simboli appartenenti a civiltà e tradizioni differenti

La copertina del volume
Alessandra Ruffino |

Rinomato studioso di iconologia e iconografia, già curatore del Corpus iconographicum di Giordano Bruno e (insieme a Marco Ariani) della meravigliosa Hypnerotomachia Poliphili, Mino Gabriele ha da poco pubblicato per Adelphi una serie di quattro studi raccolti sotto il titolo Il primo giorno del mondo.

Dei quattro saggi il primo è dedicato all’esame storico e iconologico del rilievo con Phanes-Mitra (II secolo d.C.) rinvenuto a Modena nel 1862 e posto a confronto con decorazioni dell’Odeo Cornaro di Padova eseguite tredici secoli dopo, il secondo al ciclo alchemico del convento di San Francesco ad Agnone, realizzato nella seconda metà del Settecento (e che nel pieno del secolo dei lumi, in un luogo religioso, ci siano tracce di sapienza alchemica è, in sé, un fatto di estremo interesse), il terzo studio si occupa della medaglia magica di Raffaello Aquilino e dà occasione per una digressione su
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