L'esempio di Lucrezia. La virtù delle donne da Raffaello a Reni

La Lucrezia romana di Guido Reni
Tina Lepri |

Parma. È certo che Lucrezia primeggia tra le eroine del mondo antico per la sua storia esemplare, sospesa tra storia e leggenda. Esempio di virtù domestiche e familiari, vibra nelle opere pittoriche di Cranach, Raffaello, Parmigianino e Reni. Una fascinazione che attraversa i secoli ed è anche una occasione per riflettere sulla violenza fisica e morale contro le donne di oggi.

Lo ricorda a Parma una mostra dal titolo «Lucrezia romana. La virtù delle donne da Raffaello a Reni», allestita nel Complesso della Pilotta dal 26 settembre all'8 gennaio, nata da un'idea di Mario Scalini e promossa dal Polo Museale dell’Emilia-Romagna.
Le 30 opere in mostra, da Raffaello a Guido Reni, con l'eccezionale prestito di un disegno di Raffaello dal Metropolitan Museum of Art di New York, ripercorre la fortuna dell'esempio della «Lucrezia romana», la giovane, figlia e moglie della Roma retta dalla dinasta etrusca
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