Pompei prima dell'eruzione

Primi sorprendenti ritrovamenti degli scavi condotti degli studenti della Federico II e della Seconda Università di Napoli.

Studenti universitari napoletani impegnati negli scavi a Pompei
Tina Lepri |

Pompei (Napoli). Sono quarantacinque gli studenti della Federico II e della Seconda Università di Napoli (Sun) che stanno scavando nei due santuari più importanti di Pompei. Le ricerche nel Tempio di Apollo al Foro e quello di Atena al Foro triangolare hanno già riportato alla luce un’antefissa con due sfingi del III secolo a.C., buccheri etruschi, coppe ioniche, ceramiche dipinte, decorazioni architettoniche e antichissimi pavimenti sotto quelli romani.

La campagna di scavo diretta da Carlo Rescigno, Massimo Osanna e Carmela Capaldi fa parte delle iniziative culturali delle due università, indirizzate soprattutto allo studio degli antichi culti nella città vesuviana. I primi saggi del terreno hanno consentito di accertare che dopo il terremoto che colpì Pompei e l’area vesuviana nel 62 d.C., 17 anni prima dell’eruzione descritta da Plinio, le colonne furono rialzate utilizzando rocchi, ossia
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