Due mostre, a Napoli e nel Castello di Postignano, documentano il lavoro della fotografa americana, pioniera della fotografia documentaristica e di denuncia sociale
Napoli e Sellano (Perugia). Dyanna Taylor, nipote di Dorothea Lange e regista del documentario «Dorothea Lange: Grab A Hunk of Lightning», così restituisce gli insegnamenti ricevuti dalla nonna: «Le sue fotografie rivelano i soggetti in maniera diretta, senza artifici. Il suo senso di bellezza nella verità inalterata è semplice ma potente. Le parole di Dorothea sono parte di me. "Vedi cosa è veramente lì. Guardalo. Guardalo". Questo il dono che mi ha fatto». Tale monito introduce alla doppia retrospettiva sulla Lange (Hoboken, New Jersey, 1895 - San Francisco 1965), pioniera della fotografia documentaristica e di denuncia sociale. La mostra si articola in due diverse sedi: allo Studio Trisorio a Napoli dal 9 giugno al 15 settembre, «A visual life» con circa 30 fotografie scattate fra il 1930 e il 1940; al Castello di Postignano (Sellano, Perugia) dall'11 giugno al 9 gennaio 2017, «The camera is a ... (l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)