L’Umbria segreta trasferita nell’Archivio di Stato di Perugia

Dalla Soprintendenza sono giunti fondi fotografici e schede su opere d’arte, monumenti e restauri dalla fine dell’800 in poi: un patrimonio ricchissimo in corso di schedatura e digitalizzazione

Archivio di Stato di Perugia,  via Ritorta, Perugia, foto Anderson
Stefano Miliani |

Perugia. Lastre fotografiche di fine ’800 e primo ’900 su Perugia e i suoi monumenti, schede su opere d’arte, disegni e negativi e positivi di foto storiche, schede restauri compiuti in Umbria nel secolo scorso: è un patrimonio di decine di migliaia di immagini e documenti storici quello che l’Archivio di Stato del capoluogo ha ricevuto a marzo dalla Soprintendenza alle Belle arti e Paesaggio la quale li custodiva negli spazi nel centro storico, di proprietà dello Stato, in cui dal 31 marzo si è insediato un nucleo dei Carabinieri del patrimonio culturale per l’Umbria.

Il lavoro di schedatura è in corso. Il trasloco, che in parte ha trasferito il laboratorio di restauro, arredi e strumenti (perlopiù obsoleti) presso la Soprintendenza archeologica, come al solito in Italia è avvenuto in tempi e modi un po’ frettolosi. «Sì, il passaggio forse è stato frettoloso, ammette la direttrice
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© Riproduzione riservata Archivio di Stato di Perugia: Chiesa di San Domenico, Perugia Archivio di Stato di Perugia: Orvieto, Duomo, cappella di San Brizio, Luca Signorelli, L'Inferno, foto Rizzi Archivio di Stato di Perugia, via dei Priori, Perugia, foto Anderson
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