Le opere di Castelvecchio forse destinate a un collezionista ceceno

Il presidente ucraino Petro Poroshenko durante la conferenza stampa in cui è stato annunciato il ritrovamento delle opere rubate a Verona il 19 novembre 2015
Veronica Rodenigo |

Verona. All'indomani dalla notizia del ritrovamento in Ucraina delle 17 opere di Castelvecchio, Verona attende il loro ritorno. Per ora ben pocodi più trapela rispetto a quanto è cominciato a circolare nel tardo pomeriggio di ieri, a seguito della conferenza stampa convocata dal presidente dell’Ucraina, Petro Poroshenko.
Il rinvenimento sarebbe avvenuto il 6 maggio ma ufficializzato solo ieri: le opere, avvolte in sacchi neri, sarebbero state nascoste in mezzo alla vegetazione, non distante dal corso del fiume Dnestr. Sulla loro destinazione finale, indiscrezioni riprese stamane anche dal quotidiano «L'Arena» parlano di un collezionista ceceno, ma per fare finalmente chiarezza sarà necessario attendere che la Procura scaligera organizzi una conferenza stampa (cosa che, ci assicurano, dovrebbe avvenire a breve).
Nessun dubbio permane sulla mente dell'intero colpo: la guardia giurata di
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