La carta racconta

Giovanni Leto, «Stratificazione», 2014
Giusi Diana |

Bagheria (Palermo). Sarà visitabile fino al 3  aprile «Giovanni Leto, Racconti di carte» la mostra personale che la galleria Adalberto Catanzaro artecontemporaneadedica all’artista che fin dagli anni Ottanta porta avanti una sua personale ricerca utilizzando la carta ritorta. Queste liane di pagine di giornale nel tempo hanno dato vita a originali tele oggettuali, dove l’accumulo del consumo diventa sedimento di una civiltà ormai defunta.

In mostra diversi «Orizzonti» di Leto, in cui è proprio la materia cartacea, la pagina di giornale, con la sua allure mediatica in rapida obsolescenza, a emanare il fascino di reperto contemporaneo. In un’epoca di diffusa digitalizzazione, questi paesaggi di carta, che come lo stesso Leto racconta, all’inizio erano costituiti dai fogli del quotidiano «L’Unità», hanno una potenza arcaica che sembra parlarci con un linguaggio algido e minimale di un tempo
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(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

© Riproduzione riservata Veduta dell'allestimento
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