Roma, le mura della mente

Una mostra del Collettivo curatoriale Luiss Master of art sul principio di sconfinamento

Liu Bolin, Target - Blue Europe, 2015, stampa a getto d’inchiostro, 216x116x5 cm. Courtesy: L’artista 2015/Boxart
Guglielmo Gigliotti |

Roma. Dal 15 dicembre al 10 gennaio ilMuseo delle Mura Aureliane diventerà il simbolo dell’essenza e dell’assenza dell’idea di muro. Il Collettivo curatoriale Luiss Master of Art, nato come esito finale della sesta edizione del Luiss Master of Art, corso sottoposto alla responsabilità scientifica di Achille Bonito Oliva, ha concepito e organizzato una mostra, dal titolo «Sublimina», proprio sul principio dello sconfinamento nell’arte, nella vita e nella storia degli uomini: storia passata (le Mura Aureliane sono del III secolo d.C.) e presente (le immigrazioni di questi giorni attraverso muri di acqua e di indifferenza).

Le opere prescelte, tra installazioni video e sonore, foto, dipinti e sculture, sono di Marzia Migliora (sua l’opera nella foto), Liu Bolin, Silvia Camporesi, Loris Cecchini, Luca di Luzio, Kaarina Kaikkonen, H.H. LIM, Eva Marisaldi, Fiamma Montezemolo, Ariel Orozco, Alessandro
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(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

© Riproduzione riservata Fiamma Montezemolo, Traces/Rastros, 2012, still da video digitale, 20’26’’. Courtesy: L’artista/Galleria Magazzino Arte Moderna Ariel Orozco, Untitled (Sed), 2012, 3.400 bicchieri e sabbia del deserto, dimensioni variabili. Courtesy: L’artista/Federica Schiavo Gallery Marzia Migliora, Fil de sëida, 2016, still da video, video monobanda HD a colori con sonoro, 4’29’’. Courtesy: L’artista/Galleria Lia Rumma
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