Contro il leopardato: la virtù della sobrietà, o della temperanza stilistica

La copertina del volume
Luca Scarlini |

Con la sobrietà non è possibile fare altrimenti: prendere o lasciare. C’è chi non si allontanerebbe mai dal più rigoroso tailleur Chanel 1922, dal taglio quasi giansenista e degno di sontuose sfilate pauperistico-chic a Port Royal, e altri che invece non rinuncerebbero per niente al mondo all’oro, all’argento, alle macchie del leopardo e alle strisce della zebra.

Manlio Brusatin parteggia decisamente per il primo gruppo e in questo libro, ben scritto e argomentato, ripercorre le vicende estetiche di questa attitudine (o virtù come preferisce segnalare nel titolo), a partire dalle argomentazioni del trattato Il discorso sulla vita sobria di Alvise Cornaro, che tanto irritava Nietzsche. Da qui, seguendo un percorso che tocca vari momenti importanti della cultura figurativa veneta, l’autore allarga la visione, trattando di flâneur e di Van Gogh. Il risultato è un moderno trattato sulla temperanza
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(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

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