Milano, gli affreschi giotteschi tornano visibili sulla piattaforma digitale

Un particolare degli affreschi del Palazzo Arcivescovile di Milano: Scena di Giudizio, 180 x 100 cm circa
Ada Masoero |

Milano. Degli affreschi trecenteschi apparsi di recente in modo del tutto fortuito (per un intervento di manutenzione) nella parte del sottotetto del Palazzo Arcivescovile che guarda al Duomo, avevamo dato notizia nel marzo 2015, pubblicandone anche il frammento esposto in mostra, nell’intervista rilasciata a «Il Giornale dell’Arte» da Serena Romano, curatrice con Mauro Natale della rassegna «Arte lombarda dai Visconti agli Sforza». È stata lei, infatti, a studiarli appena sono stati ritrovati, datandoli «attorno al 1340, quindi subito dopo la presenza di Giotto a Milano: la chiave di volta del cambiamento culturale voluto da Azzone Visconti», e riconoscendo nel tema (la fondazione di Roma) il progetto propagandistico perseguito da Azzone e dallo zio Giovanni, vescovo di Milano e poi suo successore nel governo della città. Tale progetto era perseguito anche attraverso il lusso delle loro dimore,
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