Continua la graduale crescita di ArtVerona, giovane e italiana

Una veduta dell'edizione 2016 di ArtVerona
Daniela Vartolo |

Verona. «Una fiera sempre in crescita, organizzata al meglio, con una qualità che si è elevata negli anni e che porta risultati discreti che si conteggeranno a fiera conclusa»: così descriveva Giorgio Gaburro di Boxart Gallery la dodicesima edizione di ArtVerona, svoltasi dal 14 al 17 ottobre. Poco prima aveva venduto una scultura di Andrea Facco, «RdP 853», (2016) a 8mila euro che accompagna «La stanza di Vincent» (8mila euro). Notevole interesse, nel suo stand, anche per un olio su tela di Hermann Nitsch del 2011 (45mila euro) e per una stampa su carta cotone di Mauro Fiorese intitolata «Treasure Rooms del Museo Archeologico Nazionale di Napoli» (7mila euro). «Buono l’interesse del pubblico già dai primi giorni», secondo per Antonella Cattani Contemporary Art che proponeva un’installazione di Julia Bornefeld intitolata «Pads» a 12mila euro e una scultura di Emanuela Fiorelli in filo
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