A Mantova riapre la Camera degli sposi

A tre anni dal sisma che nel 2012 lesionò il Castello di San Giorgio, torna visibile dal 3 aprile «la più bella camara del mondo», affrescata da Mantegna. Aperta anche una nuova sezione museale con le opere della collezione Freddi

Ada Masoero |

Mantova. Da un evento terribile come il terremoto che nel maggio 2012, tra gli altri danni, provocò gravissimi crolli in Palazzo Ducale e lesionò il Castello di San Giorgio (cfr. n. 328, feb. ’13, p. 25 e n. 343, giu. ’14, p. 7) è scaturito un nuovo inizio per il maniero eretto da Francesco I Gonzaga (1366-1407), che nella torre nord-est ospita la Camera degli sposi affrescata tra il 1465 e il 1474 da Andrea Mantegna per il marchese Ludovico e la moglie Barbara del Brandeburgo. Dopo i lavori di adeguamento strutturale e antisismico (frutto della collaborazione con Paolo Faccio, Università Iuav, Venezia; Antonio Giovanni Mazzeri, Soprintendenza Bap, Brescia; Giovanna Paolozzi Strozzi, Soprintendenza Bsae, Mantova; Antonio Stevan; Stefano L’Occaso) il 3 aprile si aprirà definitivamente la Camera degli sposi (per non più di 1.500 persone al giorno, in gruppi di 25 e per dieci minuti di sosta.
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