L’occasione unica dell’Italia in Iran

Il sito di Pasargade. Foto di B.N. Chagny, 2003
Federico Castelli Gattinara |

Roma. La collaborazione dell’Italia con l’Iran è ben precedente alla recente riapertura dei canali diplomatici in seguito agli accordi sul nucleare (cfr. lo scorso numero, p. 7). Nasce nel 2003, a seguito del terremoto che devastò la città sciita di Bam. Forte di quell’esperienza nel 2010, in fase di completamento del restauro della torre principale delle mura antiche coordinato da Giuseppe Proietti, l’Iscr-Istituto Superiore Centrale per il Restauro ha elaborato un progetto su Pasargade, capitale del regno di Ciro il Grande e sito Unesco dal 2004 (nella foto). L’antica città, a un’ottantina di km da Persepoli, è tanto importante che sotto lo scià fu avviata la costruzione del più grande museo mai dedicato alla civiltà achemenide, progetto abbandonato nel 1979 per via della rivoluzione islamica e ripreso oggi, con la promessa di completarlo entro due anni. Un’occasione unica
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