Caschi blu della cultura, tavolo tecnico a Roma

Riunione dei ministri Pinotti, Gentiloni e Franceschini per esaminare gli aspetti operativi della task force istituita in difesa del patrimonio culturale

I Caschi blu della cultura opereranno in zone colpite da disastri a naturali (nella foto, un'immagine dal Nepal dopo il terremoto dello scorso aprile) o teatro di guerra
Stefano Luppi |

Parigi. Il Governo italiano prosegue con gli aspetti «pratici» dopo l'istituzione dei Caschi blu della cultura. Il 16 ottobre scorso il Consiglio esecutivo dell'Unesco ha approvato, attraverso una risoluzione dell'Italia firmata da 53 altri Paesi e sostenuta dai membri permanenti del Consiglio di sicurezza Cina, Francia, Regno Unito, Russia e Stati Uniti, di istituire una unità specializzata, formata dai Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale e da esperti civili, con l'obiettivo specifico di preservare il patrimonio culturale del mondo in territori di guerra e in zone teatro di disastri naturali. Ora è pronta la seconda fase: i ministri della Difesa Roberta Pinotti, degli Esteri Paolo Gentiloni e dei Beni culturali e del Turismo Dario Franceschini si sono riuniti ieri a Palazzo Baracchini, sede della Difesa, per discutere degli aspetti operativi legati ai Caschi blu dell'Unesco. I
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© Riproduzione riservata I Caschi blu della cultura opereranno in zone colpite da disastri a naturali o teatro di guerra (nella foto, l'arco romano di Palmira, in Siria, distrutto dall'Isis)
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