Brindisi con «il vino di Polifemo»

Guido Meli, direttore della Villa del Casale
Silvia Mazza |


PIAZZA ARMERINA (EN). Uno dei punti forza dei nuovi Par- chi archeologici siciliani (cfr. n. 316, gen. ’12, p. 44) è senz’ altro la loro autonomia gestionale (restando invece la tutela di pertinenza delle Soprintendenze), banco di prova delle capacità «mana- geriali» dei direttori. La fitta programmazione di quello della Villa del Casale si de- ve, per esempio, all’ «attivi- smo» del suo direttore Guido Meli, con alle spalle un’ e- sperienza gestionale matura- ta nei dieci anni di direzione del Centro per il Restauro, ente regionale (insieme al Centro per il Catalogo) an- ch’ esso dotato di autonomia finanziaria. Il Parco, unico caso in Sicilia, ha ottenuto il finanziamento di alcuni progetti (100mila euro per ognuno), proposti tra il 2010 e il 2011, dal Ministe- ro per i Beni culturali ai sen- si della legge n. 77 del 2006, quella che dispone misure speciali di tutela e fruizione dei
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