Manzoni non si distrugge

Giuseppe Zecchillo |

Leggo con disappunto su «Il Giornale dell'Arte» di marzo (p. 10) notizie false, diffamatorie e imprecise che mi riguardano e ledono pesantemente la mia persona. Su un articolo dal titolo «Manzoni da distruggere» si legge che 39 opere di Piero Manzoni in mio possesso sono false e da distruggere. Questo corrisponde al falso. Spiego perché:
- Se è vero che esiste una sentenza civile del Tribunale di Milano che ha disposto la distruzione delle opere è altrettanto vero che ho fatto ricorso in Appello e nell'articolo non c'è traccia del seguito giudiziario (ogni imputato non è colpevole fino a quando non si arriva al terzo grado di giudizio), mentre l'articolo fa intendere, come d'altronde avete evidenziato nel titolo, che le opere saranno presto distrutte. Il vostro giornalista non ha sentito le due «campane» come è giusto fare e si è affidato solo a una parte. Ripercorrendo le tappe «dell'annosa
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(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

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