Quando Tiziano apparve a Richter

I due pittori in dialogo a Palazzo Te

«Betty» 1977-2013 di Gerhard Richter
Ada Masoero |  | Mantova

Quella fra Gerhard Richter e Tiziano è una lunga «storia d’amore». Era il 1972 quando l’artista tedesco (Dresda, 1932) vide per la prima volta a Venezia l’«Annunciazione» di Tiziano della Scuola Grande di San Rocco. In essa riconobbe quella qualità che «rende arte un’opera d’arte» e volle copiarla. Da allora non avrebbe mai interrotto il dialogo con il maestro cadorino, e a quell’«Annunciazione» avrebbe dedicato un ciclo di opere, in cui i due personaggi ora restano riconoscibili, ora perdono di consistenza sino a ridursi a un turbinio di vapori, rossi come la veste dell’Angelo e il drappo di Maria.

La mostra «Tiziano/Gerhard Richter. Il Cielo sulla Terra» è aperta dal 7 ottobre al 6 gennaio a Palazzo Te, curata da Helmut Friedel, Giovanni Iovane e Marcel Grosso con allestimento di Piero Lissoni e catalogo Corraini.  L’artista tedesco ha scelto 17 opere nel suo studio da
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© Riproduzione riservata Tiziano Vecellio «Annunciazione» 1540 ca. Venezia, Scuola Grande dell'Arciconfraternita di San Rocco
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